1. “Shoe Report/2015, Settimo Rapporto Annuale sul contributo del settore calzaturiero al rafforzamento del Made in Italy”, il quale rappresenta una sorta di presidio annuale avente l’obiettivo di fare il punto sull’andamento del settore calzaturiero italiano e sulle relative potenzialità di sviluppo, tenuto conto dell’evoluzione dell’attuale crisi. Nel quale si è dedicata una particolare attenzione ad alcuni processi-chiave che le aziende hanno introdotto o rafforzato come reazione “attiva” nei confronti del ciclo economico attuale: internazionalizzazione, apertura nei confronti dell’e-commerce, rilocalizzazione in Italia di attività produttive precedentemente trasferite all’estero, gestione a sua volta attiva del patrimonio delle risorse umane. Inoltre si è esaminato il quadro europeo di riferimento, mettendo a confronto i risultati di un’analoga analisi condotta nello Shoe Report/2013, affrontando la tutela dei consumatori e delle imprese, la difesa dalla contraffazione, l’effettiva applicazione della normativa REACH sulle sostanze nocive, nonché l’evoluzione degli accordi in tema di barriere doganali esplicite od implicite che frenano una competizione fair tra i diversi Paesi.
2. “Seminario di formazione per i giovani imprenditori di Confindustria”, concernente i temi dell’identità e del ruolo dell’Associazione e delle relative, necessarie trasformazioni di quest’ultima
3. “Seminario di formazione dei dirigenti e dei quadri di Coop Lombardia”, riguardante le trasformazioni dei consumatori, quelle dello scenario economico-sociale in corso e le implicazioni che ne derivano sul piano delle strategie di Gruppo
4. “Secondo seminario di formazione per i giovani imprenditori di Confindustria”, volto ad approfondire i fini e l’organizzazione del sistema associativo
5. “Un Neo-Welfare per la famiglia – Cooperare e proteggere i bisogni della società reale”, Secondo Rapporto dedicato all’esigenza più generale di affrontare l’indebolimento del sistema di welfare pubblico e quello specifico dell’individuazione dei grandi rischi che fanno capo alla famiglia. È stata effettuata un’indagine di campo sui capifamiglia italiani, diretta a definire le esigenze di protezione rispetto ai suddetti grandi rischi nonché sulla necessità di disporre di servizi “ricomposti” (cioè non frammentati come sono oggi) di cui la famiglia ha bisogno sul piano dell’assistenza alla vita quotidiana. Sono poi state analizzate una serie di esperienze concrete di tipo mutualistico-cooperativo che già prefigurano forme di Neo-Welfare basate proprio sulla ricomposizione dei servizi suddetti
6. “Beauty Report/2015, Quinto Rapporto Annuale sul valore dell’industria cosmetica in Italia”, predisposto allo scopo di analizzare l’andamento annuale del settore, tenendo conto dei fenomeni più importanti degli ultimi dodici mesi. A tale proposito si è effettuato il consueto check-up su un panel di aziende, approfondendo in particolare le iniziative che risultano maggiormente importanti al fine di un rafforzamento ulteriore dell’azienda degli intervistati. Inoltre si è fatto il punto sull’evoluzione degli atteggiamenti e dei comportamenti dei consumatori rispetto agli acquisti dei prodotti cosmetici, completato da un approfondimento del fenomeno delle vendite dirette in Italia
7. “Generare Classe Dirigente – La formazione e la responsabilità tramite un associazionismo da sostenere”, 9° Rapporto rivolto alla classe dirigente italiana e promosso dall’Università LUISS – Guido Carli e da Fondirigenti, il quale ha posto questa volta l’attenzione sul tema dell’associazionismo giovanile, quale strumento di sostegno di una relazionalità “reale” (tra i giovani e tra i giovani e il mondo adulto) che corre il rischio di perdere continuamente peso rispetto ad una realtà sempre più “virtuale” come è quella di Internet e dei social network. Si è voluto sottolineare il terzo aspetto essenziale della socializzazione dei giovani, quello semistrutturato dell’associazionismo che si affianca a quelli strutturati della scuola e del lavoro. Si tenga presente che la capacità o la mancata capacità di sviluppare buone relazioni “reali” costituisce parte determinante delle cosiddette life skills, le quali occupano una posizione centrale ai fini dell’inserimento nel lavoro e, più in generale, nella vita adulta. A tale proposito è stato svolto il ruolo di impostazione e di coordinamento rispetto alla predisposizione del Rapporto stesso e inoltre si è provveduto alla stesura delle Considerazioni introduttive e del Capitolo 1 della Parte prima.
8. “Intervento introduttivo all’Assemblea Annuale di Unindustria Forlì/Cesena”, volto ad illustrare i principi-chiave dell’associazionismo di rappresentanza economica unitamente all’esigenza di farne evolvere strategie e pratiche operative
9. “Intervento all’Assemblea Annuale di Unindustria Como e conduzione del seminario di formazione per i funzionari dell’Associazione”, con l’obiettivo di “omogeneizzare” i principi fondamentali della cultura associativa, con riferimento alla parte imprenditoriale come pure ai dirigenti della struttura
10. “Intervento all’Assemblea dei Soci della Cooperativa San Martino”, indirizzato ad illustrare il valore “moderno” della cooperazione, rafforzato dalla situazione che è venuta a crearsi con l’avvento della crisi e il progressivo impoverimento del ceto medio
11. “Indagine su Identità e Ruolo dei Magistrati italiani”, destinata a porre a confronto le percezioni, le opinioni e le valutazioni dei magistrati stessi rispetto alla scelta professionale a suo tempo effettuata come pure al ruolo e alla reputazione della categoria. Il tutto è stato organizzato attraverso due indagini “incrociate”, effettuate cioè tramite un primo questionario per i magistrati ed un secondo questionario per la popolazione italiana così da poter mettere a confronto i risultati ottenuti attraverso le due rilevazioni
12. Partecipazione all’attività formativa “Un nuovo management pubblico come leva per lo sviluppo”, indirizzato a sviluppare il profilo professionale della dirigenza, tenuto conto degli scenari esterni e di quelli specifici della realtà trentina oltre che delle attese dei cittadini
13. Partecipazione alla tavola rotonda “Le reti d’impresa”, destinata a fare il punto sullo sviluppo di tale fenomeno e sul senso culturale, organizzativo e di rappresentanza che la convergenza tra imprese pone all’attenzione del sistema associativo, sollecitandone la sua stessa trasformazione
14. “Expo Village – Il passaggio da Non-luogo a Comunità”, Rapporto diretto a verificare quanto una convivenza prolungata, ancorché limitata ad alcuni mesi, da parte dei diversi operatori e responsabili dei padiglioni EXPO Milano abbia favorito o meno il formarsi di un certo “spirito comunitario”. Il tutto tenendo conto che si era partiti “dal prato”, per costruire sette nuovi edifici destinati all’ospitalità nei quali doveva svolgersi quotidianamente la convivenza di persone provenienti dalle più diverse realtà culturale: infatti sono passate in questo contesto più di 5.000 persone provenienti da 130 Paesi. Il tutto si è basato su una serie di incontri individuali, su alcuni Focus Group e su due specifiche indagini (tramite questionario autosomministrato), concernenti rispettivamente un campione degli ospiti nonché l’intero staff coinvolto nella gestione di Expo Village
15. “Ospedali & Salute/2015”, Tredicesimo Rapporto Annuale sulla situazione degli ospedali italiani (pubblici, privati accreditati e cliniche private). Quest’anno si è posto l’accento innanzitutto sulla percezione del progressivo logoramento dei servizi ospedalieri pubblici e del Sistema Sanitario Nazionale nel suo insieme. Utenti e care-giver hanno risposto all’apposito questionario, manifestando un’accresciuta tendenza a valutare le possibili alternative sul piano dell’ospedalità privata accreditata, in particolare. Vicino a questo si è affrontato il tema dei “sovracosti” degli ospedali pubblici, l’ammontare e la collocazione contabile degli ammortamenti, la dimensione esplicita ed implicita degli oneri di personale: il tutto attraverso l’utilizzo dei Conti Economici 2014 di tutte le Aziende Ospedaliere italiane. Lo scopo è sempre quello di evidenziare gli spazi di un possibile recupero di risorse e di un auspicabile confronto tra strutture pubbliche e strutture private accreditate, sul piano dell’efficienza, della trasparenza dei rispettivi bilanci e del tipo di riconoscimento economico loro riservato